COVID-19: Qual è la differenza tra test sierologico IgG-IgM e tampone?
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: vediamo insieme quali sono le differenze tra test sierologici IgG-IgM, tamponi naso-faringei e test rapidi per la ricerca del Coronavirus COVID-19!
Come funziona il test seriologico
Il test sierologico IgG ed IgM per COVID-19 si effettua con un semplice prelievo di sangue venoso, e dura usualmente meno di un minuto. Viene eseguito da personale sanitario debitamente formato. Non c’è bisogno di osservare il digiuno, anche se questo facilita l’elaborazione del test, e non è richiesta alcuna preparazione da parte del paziente. I risultati sono pronti nella stessa giornata del prelievo. Il test sierologico è disponibile per privati e aziende.
Cosa ricerca il test sierologico
Il test sierologico è un test quantitativo che ricerca la presenza di immunoglobuline legate ad una pregressa od attuale infezione da COVID-19 (COronaVIrus Disease 19, conosciuta anche come Malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o Malattia da Coronavirus 2019 o anche Morbo da Coronavirus 2019).
Cosa sono le IgG e le IgM
Le IgG o Immunoglubuline G ovvero Gammaglobuline rappresentano gli anticorpi principali presenti nel siero, e sono deputate a protegge il corpo umano da agenti patogeni esterni. Hanno funzione di opsonizzazione, attivazione del complemento, citotossicità cellulare anticorpo-dipendente (ADCC), inibizione dei linfociti B ed immunità neonatale fino a 6-12 mesi dalla nascita. Sono la principale Ig del siero (circa il 75-80%), e sono i soli anticorpi che passano attraverso la placenta. Potremmo definirle la memoria storica dei virus e dei batteri con cui il nostro organismo è venuto in contatto, e si sviluppano tra il 9° ed il 12° dal contagio.
Esistono IgG specifiche che ci accompagnano per tutta la vita, rendendoci quindi virtualmente immuni ai relativi patogeni: questo è il principio alla base dei vaccini, che spingono il nostro organismo allo sviluppo di una memoria anticorpale perpetua. Nel caso del COVID-19, in quanto patologia recente, non si è ancora in grado con certezza di affermare se le IgG rappresentano una difesa costante o aleatoria, è certa tuttavia la loro presenza per diversi mesi dal primo contatto.
Le IgM, o immunoglobuline M, hanno funzione di attivazione del complemento, attività agglutinante, recettore per i linfociti B (BCR) e sono i principali anticorpi durante la prima settimana d’infezione. Sono la nostra prima forza di difesa contro i patogeni e la loro presenza è apprezzabile all’incirca dal 5° giorno del contagio.
La presenza o l’assenza delle IgG e delle IgM esplicita quindi un’infezione in atto e/o pregressa; vediamo nel dettaglio quali sono le possibilità.
- IgG positive ed IgM positive: infezione precedente ed infezione in atto
- IgG positive ed IgM negative: infezione precedente ma non in atto
- IgG negative ed IgM positive: primo contagio, infezione in atto
- IgG negative ed IgM negative: nessun contagio
È bene notare che la presenza di IgG positive non implica necessariamente un’immunizzazione permanente e completa: sono documentati casi di ricadute e di recrudescenza, nonché casi di primo contagio sintomatici e ricadute asintomatiche. Sottoporsi a controlli periodici, idealmente ogni 15 giorni, è il modo migliore per conoscere il proprio stato di salute.
Come si elabora il test sierologico
Il dosaggio delle IgG e delle IgM anti-2019-nCoV (CLIA) Medical System MAGLUMI è un immunodosaggio in chemiluminescenza indiretto. Il campione prediluito, il tampone e le microsfere magnetiche rivestite di antigene ricombinante del virus 2019-nCoV sono mescolati accuratamente e incubati a formare degli immunocomplessi. Dopo la sedimentazione in un campo magnetico, il surnatante viene decantato e viene quindi eseguito un ciclo di lavaggio. Successivamente viene aggiunto l’anticorpo IgG o IgM anti-umano marcato con ABEI, che viene poi incubato a formare dei complessi. Dopo la sedimentazione in un campo magnetico, il surnatante viene decantato e viene eseguito un altro ciclo di lavaggio. Viene quindi aggiunto lo Starter 1+2 per provocare l’avvio di una reazione chemiluminescente. Il segnale luminoso viene misurato da un fotomoltiplicatore come unità di luce relativa (RLU), la quale è proporzionale alla concentrazione di IgG o IgM anti-2019-nCoV presente nel campione.
Il test sierologico è affidabile
L’utilizzo combinato del dosaggio delle IgM anti-2019-nCoV e del dosaggio delle IgG anti-2019-nCoV presenta una sensibilità diagnostica clinica del 95,60% ed una specificità clinica del 96%.
Dove posso effettuare il test sierologico
Puoi effettuare il test sierologico presso le nostre sedi ufficiali di Avellino ed Atripalda, nonché presso lo spoke di Avella. La prenotazione, sebbene non obbligatoria, è gradita: saremo lieti di suggerirti l’orario migliore per effettuare il prelievo in base alle tue esigenze.
Puoi inoltre contattarci con l’apposito modulo qui sul sito, su Facebook, WhatsApp o telefonicamente
Come funziona il tampone naso-faringeo
Il tampone naso-faringeo o faringeo è un esame qualitativo non invasivo: viene effettuato tramite un lungo bastoncino, simile ad un cotton fioc, la cui testa viene strofinata nella bocca (se solo faringeo) e nelle narici (se naso-faringeo).
Nello specifico il tampone faringeo raggiunge la faringe posteriore, la zona delle tonsille, mentre quello naso-faringeo la parete posteriore del rinofaringe, un condotto anatomico situato in fondo alla bocca tra le cavità nasali e la porzione iniziale di laringe ed esofago.
Il test, sebbene a prima vista semplice, deve essere effettuato da personale sanitario debitamente formato e dotato di DPI (dispositivi di protezione individuali) appropriati: guanti usa e getta, occhiali, mascherina FFP2 o FFP3, visiera di protezione, cuffia e camice monouso. Il solletico che si provoca con lo sfregamento del tampone comporta sovente tosse da parte dell’utente, aumentando il rischio per gli operatori sanitari di venire a contatto con il virus del COVID-19. Per effettuare il tampone è ovviamente necessario che il paziente tolga la mascherina.
Cosa ricerca il tampone naso-faringeo
Il tampone naso-faringeo per COVID-19 va a ricercare il materiale genetico del Coronavirus nella sede anatomica del prelievo. Il campione è analizzato con metodiche di biologia molecolare, nello specifico in seguito all’estrazione del materiale virale questo viene sottoposto ad un test RT-PCR (Reverse Transcriptase-Polymerase Chain Reaction). Il referto è generalmente pronto in 24/48 ore.
Sui test qualitativi, i cosiddetti test a cassetta, non siamo in grado di definire i livelli di affidabilità e accuratezza, perché hanno grandi limitazioni in base al cut-off che viene definito, ovvero la soglia che stabilisce il limite di separazione tra positività e negatività al test.
I test quantitativi, che hanno un elevato grado di affidabilità e accuratezza, utilizzano sistemi di rilevazione con chemiluminescenza (CLIA) oppure sistemi immunoenzimatici (ELISA).
Prof. Massimiliano Marco Corsi Romanelli, Direttore dell’Unità Operativa Complessa SMEL-1 di Patologia Clinica all’IRCCS Policlinico San Donato, Professore Ordinario di Patologia Clinica all’Università degli Studi di Milano e Presidente di SIPMeT, Società Italiana di Patologia e Medicina Traslazionale
Dove posso effettuare un tampone naso-faringeo
La somministrazione dei tamponi è regolamentato da specifiche leggi nazionali ed ordinanze locali che variano, anche considerevolmente, da regione a regione.
Il tampone in regime privato in Campania è disponibile solo per aziende e società: contattaci per organizzare uno screening ai tuoi dipendenti, saremo lieti di proporti l’offerta più adatta alle tue necessità!
Se sei un privato, inteso come singolo cittadino, puoi richiedere un tampone naso-faringeo alla tua ASL di riferimento: in Campania, a seguito di un intervento diretto del presidente della regione De Luca, non è legalmente disponibile presso nessun laboratorio privato, ma solo nei presidi ASL ed ospedalieri pubblici ufficiali, ed unicamente per pazienti che hanno il reale sospetto di aver contratto il virus. Se ti trovi in questa situazione contatta il tuo medico di medicina generale – il medico di famiglia – per conoscere l’iter corretto per prenotare un tampone COVID-19. Se hai sintomi, anche lievi, non presentarti personalmente all’ASL né dal tuo medico: il rischio di infettare gli altri è molto alto.
Il test rapido
Il test rapido COVID-19 è un test immunocromatografico in fase solida per il rilevamento rapido, qualitativo e differenziale, di anticorpi IgG e IgM contro il nuovo Coronavirus nel sangue intero umano (venoso e capillare), nel siero o nel plasma. Funziona concettualmente come un test di gravidanza: si punge il dito con un ago e si lascia cadere una goccia di sangue sul tester; il risultato è dato dalla colorazione di due o più bande presenti sul dispositivo. Nella sua forma più semplice questo test può essere eseguito da chiunque, ma i risultati non hanno valore diagnostico né possono essere sempre definiti affidabili.
La gran parte [dei test rapidi] proviene dalla Cina e purtroppo c’è stato un primo caso negativo che ha portato all’attenzione la loro inaffidabilità. In Spagna uno di questi kit ha prodotto circa il 70% di risultati falsi negativi, costringendo il governo spagnolo a chiedere spiegazioni a quello cinese. Che, in tutta risposta, ha posto un blocco all’esportazione di tutti i materiali e i dispositivi impiegabili nella gestione della malattia COVID-19, in attesa che ricevano la certificazione da parte dell’ente regolatorio cinese.
Prof. Mario Plebani, professore ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica dell’Università di Padova e Direttore del Dipartimento Strutturale Aziendale Medicina di Laboratorio dell’Azienda Ospedale-Università di Padova
L’ECDP, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha pubblicato di recente un report tecnico in cui mette in guardia dai test rapidi per COVID-19: sono stati identificati numerosi dispositivi con marchi CE contraffatti, corredati di documentazione fraudolenta, fascicoli tecnici incompleti o reclami infondati. Il rischio di acquistare un test rapido per COVID-19 inutile o dannoso è molto alto. Sempre l’ECDP afferma che i test rapidi possono essere anche meno accurati e meno sensibili dei test diagnostici eseguiti in laboratorio, e non rappresentano in nessun caso il gold standard (ovvero l’esame di riferimento) per la diagnosi del COVID-19 o del contatto con il nuovo Coronavirus. L’Organizzazione Mondiale della Sanità supporta le società farmaceutiche nello sviluppo di test rapidi per COVID-19 ma ne sconsiglia caldamente l’uso a fini diagnostici. Il nostro laboratorio ha a cuore la tua salute: per questo motivo non effettuiamo in nessun caso questo tipo di test.
È da notare infine che le caratteristiche dei test possono differire in base alla strumentazione ed ai kit reagenti utilizzati in laboratorio.
Riferimenti
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Shenzhen New Industries Biomedical Engineering Co., Ltd. (SNIBE). MAGLUMI® 2019-nCoV lgG/lgM CLIA Assays. 2020 Feb.
Cita l'articoloFiore A. COVID-19: Qual è la differenza tra test sierologico IgG-IgM e tampone? [Internet]. 2020 Set [cited 2024 Nov 23]. Available from: https://www.guarinolab.it/blog/covid-19-qual-e-la-differenza-tra-test-sierologico-igg-igm-e-tampone/